LA STORIA
Ottavio Gori (che già gestiva il circolo rossonero di corso Venezia, insieme alla moglie Assunta Morganti) si era trasferito da Madonna della Querce, piccola frazione di Fucecchio, a Milano, sulle tracce del fratello maggiore Pietro (il cui figlio Sergio, detto ‘Bobo’, sarebbe diventato un grande centravanti di Inter e Cagliari), già titolare di un ristorante alla moda, ‘Le colline pistoiesi’.
Ottavio, nel 1952, inventò l' ‘Assassino’ che, con la cucina tipica toscana e il suo modo di fare schietto e simpatico, ben presto divenne il ritrovo preferito di tutto l' ambiente milanista: merito di Nereo Rocco, che nei suoi anni rossoneri tirava l' alba a bere vino e a chiacchierare di pallone.
Attorno al ‘paron’ crebbe infatti un pittoresco microcosmo che fece la fortuna e la fama dell' ‘Assassino’: qui negli anni ruggenti bivaccarono generazioni di cronisti sportivi nella speranza che Rocco si lasciasse sfuggire qualcosa di grosso. Sorridente e discreto, Ottavio Gori per anni ha protetto i tavoli attorno ai quali si faceva la storia del Milan. Incluso il Milan di Berlusconi.
Ottavio Gori è scomparso nel 1994, all’età di 76 anni. La sua eredità di ristoratore, è passata nelle mani del figlio Lamberto e dello zio Lino Morganti, che hanno mantenuto lo stesso stile, impreziosito da una clientela vip: Philippe Daverio, Gianni Rivera, Nestore Morosini, Bruno Pizzul. E poi, naturalmente, Silvio Berlusconi e i calciatori del Milan: Kaká, Dida, Cafu. Nell’agosto 2007, quando Pato sbarcò a Milano, nella sua prima serata da giocatore rossonero, cenò a l’’Assassino’.
Nel 2009, Lamberto Gori ha lasciato la gestione de l’’Assassino’ a Maurizio Rossini e Marco Zaretti.
OGGI
Dal febbraio 2009, il testimone è passato da Lamberto Gori a due giovani milanesi: Maurizio Rossini (46 anni, una lunga esperienza nella gestione di club privati, ultimo il San Siro Country club) e Marco Zaretti (49 anni, ristoratore di locali noti, fra cui il Juleps di Milano e il ristorante I Lampioni di Torino).
A fine luglio 2009 il ristorante ha chiuso per il restyling, che richiama gli antichi splendori con un tocco di tecnologia in più, la splendida vista sulla corte cinquecentesca e una rivisitazione light del menu. A settembre, il locale ha riaperto, proponendo la sua atmosfera elegante e raffinata.
Il Ristorante L’Assassino è a dieci minuti dal Duomo, nel centro di Milano, accanto a piazza Missori, nella storica sede di via Amedei 8, nel palazzo Recalcati, risalente al secolo XVI.
Gli interni sono eleganti e raffinati e dalle finestre si scorge l’incantevole corte del ‘500 adornata di fiori, patrimonio del FAI.
E’ attivo un servizio cortesia per i clienti: il valet parking, con addetti che prenderanno in consegna l’auto all’arrivo al ristorante e la riconsegneranno alla fine della serata.
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